Un aiuto per lenire i dolori del parto? Potrebbe arrivare da Gustav Klimt, o addirittura da Jan Veermer.
L’idea non è frutto della mia fantasia cultural oriented, ma di un ginecologo con la passione per il collezionismo, Antonio Martino, e di una psicologa e storica dell’arte, Miriam Mirolla, ideatori di un progetto decisamente interdisciplinare.
Si tratta di “Partorire con l’Arte ovvero L’Arte di partorire”, un ciclo di incontri che ha come obiettivo quello di approfondire i temi della maternità e della nascita attraverso “lo sguardo congiunto dell’arte e della scienza medica”. Sfida temeraria? Forse. Ma perché non provare a vivere un’esperienza ad alto tasso di sperimentazione?
Venerdì 5 settembre, alle ore 18.30, nella sede del centro di ricerca del museo MAXXI di Roma (MAXXI B.A.S.E., via Guido Reni 4 A), è in programma il primo dei sei incontri previsti, tutti a ingresso libero. I successivi appuntamenti, sempre ospitati dal MAXXI B.A.S.E., si svolgeranno a cadenza settimanale ogni venerdì, tranne l‘ultimo che è fissato per giovedì 9 ottobre.
Naturalmente prime destinatarie dell’iniziativa sono le donne in dolce attesa, ma l’invito è esteso anche alle neo-mamme, alle coppie e a chiunque abbia voglia di conoscere qualcosa in più sull’esperienza di dare la vita e sul piacere dell’arte.
A condurre gli incontri si alterneranno medici, scienziati, storici dell’arte, psicologi, tutti impegnati a fornire consigli medici con il supporto di riferimenti e rappresentazioni artistiche ad hoc.
Funzionerà? Aspettiamo le prime testimonianze post-partum (artistico) delle neo-mamme coinvolte nel progetto.
Per il momento i genitori sono avvertiti: se i disegni del pargolo sono piuttosto interessanti, occhio! Potrebbe trattarsi di un déjà vu da non sottovalutare.
Gli artisti, di questi tempi, non bastano mai!
Per tutte le info scarica la locandina.