Chi mi conosce personalmente sa quanto possa essere lontana da me l’idea di usare la forza come arma di offesa (o di difesa), ma questa volta farò un’eccezione. E spero che la facciate anche voi!
Niente paura, non voglio convincervi a seguirmi armati fino ai denti contro un obiettivo (culturalmente) sensibile, ma piuttosto a unirvi a un popolo di moderni invasori.
Un gruppo di appassionati cittadini che al grido ‘digitale’ di #Liberiamolacultura, dal 20 al 28 aprile si cimenterà in un’impresa a dir poco coraggiosa: dimostrare che la strada della valorizzazione del patrimonio artistico-culturale del Belpaese passa sempre di più (e con ottimi risultati) da Internet e dai social media.
Come? Invadendo musei, castelli, parchi e tanto altro ancora con drappelli di miliziani culturali, muniti di smartphone, video, fotocamere e con tanta voglia di condividere la loro esperienza sui social media.
La cosa vi incuriosisce e volete saperne di più? Visitate il sito invasionidigitali.it, leggete e aderite al Manifesto e, soprattutto, scegliete l’invasione che fa per voi. Avrete l’imbarazzo della scelta: in programma appuntamenti in tutta Italia, in grandi città, piccoli centri di provincia, all’ombra di mura antiche o in spazi dedicati al contemporaneo, una mobilitazione che cresce di ora in ora.
Il format scelto per le iniziative è quello tipico del blogtour, ma ogni invasione ha una sua originale declinazione. Scorrere la lista dà un senso di gradevole vertigine. E se proprio non trovate l’invasione che fa al caso vostro, datevi da fare e organizzatene una, potrebbe essere quella che mancava.
Non pensate poi che la cosa finisca il 28 aprile! Dalla regia ci avvertono che tutti i contenuti video caricati sul canale youtube del progetto, saranno utilizzati per un video ufficiale che promuoverà il patrimonio artistico italiano.
Scommetto che sarà un video social, efficace e (molto) condiviso